Alla notizia della tua pensione,
cara Milvia, rimasti siam di sasso;
per tutti quanti sei un’istituzione,
e ci è sembrato un vero colpo basso.
Tutti i colleghi che hai avuto accanto
son debitori di un insegnametnto;
dei tuoi “valori aggiunti” avran rimpianto
della tua competenza e del talento;
rapporti umani a dir poco eccellenti,
barzellette, satira, scherzi, umorismo;
da scaturire tanti complimenti
per la tua genialità e ottimismo.
Per tant’anni hai sempre lavorato
offrendo il tuo importante contributo;
ora che il tuo supporto ci è negato,
a chi potremo chiedere un aiuto?
Verrà meno la tua supervisione,
mancheranno il consiglio e l’esperienza;
si dirà: “Se non fosse già in pensione!”
Ma la vita è così, ci vuol pazienza!
Bando ai rimpianti! Adesso, finalmente,
puoi dedicarti con soddisfazione,
padrona del tuo tempo, e indipendente,
alla famiglia ed alle tue passioni.
AUGURI!!!
e…lascia una porta sempre aperta agli amici.
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